A partire dal 2020, l’economia italiana ha segnato uno storico ritorno alla terra da parte dei giovani che desiderano diventare agricoltori. Stando ai dati di Coldiretti, sono oltre 56mila i giovani sotto i 35 anni alla guida di imprese agricole, un primato a livello europeo, con uno straordinario aumento del 12% negli ultimi cinque anni.
Avviare un’azienda è complicato perché prevede un iter piuttosto impegnativo. Gli agricoltori devono considerare la pianificazione aziendale, la ricerca di terreni, la ricerca dei finanziamenti, il marketing, la conoscenza della produzione, l’acquisto delle attrezzature, lo sviluppo o la protezione delle infrastrutture e la loro visione per la loro azienda agricola, un prodotto dei loro valori, conoscenza ed esperienza. Ecco da dove cominciare se il tuo sogno è quello di aprire un’azienda agricola.
Progetta e pianifica la tua fattoria
Una parte importante dell’avvio della tua azienda agricola è definire cosa sarà. Vuoi avere un’orticoltura in micro scala? Hai intenzione di coltivare ettari di fieno per altri agricoltori? Forse vuoi avere una fattoria diversificata, un’operazione su piccola scala che prevede una varietà di animali e colture. Potresti anche chiederti come avviare una fattoria didattica, dove le persone verranno a stare per vedere il funzionamento della tua fattoria e forse anche partecipare alle faccende agricole.
Scrivi un business plan
Potresti chiederti se hai bisogno di un business plan. La risposta breve: se vuoi avviare un’impresa, avrai bisogno di un business plan. Nella stesura del piano aziendale, prenderai in considerazione i mercati, l’offerta e la domanda, nonché tutto ciò che riguarda le operazioni agricole, la struttura di gestione, l’analisi finanziaria, i prodotti e i prezzi. Un business plan è una parte abbastanza significativa dell’avvio di un’impresa: è dove prendi i tuoi sogni e i tuoi brainstorming e li trasformi in realtà.
Trova sovvenzioni e prestiti
Il settore agricolo rappresenta una risorsa importante per l’economia e viene supportato dall’Unione Europea attraverso specifici finanziamenti a fondo perduto per l’agricoltura.
Questi fondi nella maggior parte dei casi sono gestiti in collaborazione con gli Stati membri, che operano col coordinamento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
I finanziamenti europei per l’agricoltura rispondono a specifiche finalità e i bandi statali e regionali contengono tutte le informazioni da conoscere, come i requisiti per accedere, gli interventi finanziabili e le procedure da seguire. In Italia i finanziamenti per l’agricoltura sono disciplinati dalla legge 135/97, che prevede gli incentivi per chi vuole avviare un’impresa agricola e in particolare per i giovani che risiedono in zone rurali svantaggiate o in ritardo rispetto allo sviluppo nel resto del territorio.
Si tratta di finanziamenti a fondo perduto per l’agricoltura che prevedono la restituzione solo del 50% del capitale, attraverso prestiti a tasso agevolato. Il restante 50% rimane quindi a carico delle istituzioni, che promuovono questi incentivi per dare nuova linfa vitale al settore agricolo.
Le opportunità in questo comparto produttivo e le agevolazioni, destano sempre più spesso l’interesse di giovani imprenditori che scelgono di investire sul proprio territorio e di formarsi per acquisire competenze spendibili nello sviluppo del proprio progetto.
L’iter burocratico
Per aprire un’azienda agricola sono innanzitutto necessari dei requisiti professionali, nello specifico è fondamentale il titolo di IAP (imprenditore agricolo professionale). Per entrare in possesso della qualifica di IAP è necessario aver un diploma o una laurea agraria. Aver praticato un corso regionale oppure il lavoro per più di 3 anni, con riconoscimento di Coldiretti.
Per essere appieno un imprenditore agricolo è necessario che questa attività rappresenti il 50% del lavoro dell’individuo e il 50% del suo reddito. Fatta una verifica sommaria dei requisiti, è possibile, in ogni caso, presentare la richiesta del titolo di IAP semplicemente agli uffici della Provincia.
Una volta ottenuta lo IAP è necessario aprirsi una Partita IVA, registrare l’impresa alla Camera di Commercio e aprire una posizione INPS. In seguito è necessario prendere i contatti con la ASL per conseguire tutte le autorizzazioni necessarie, dal punto di vista sanitario e legale.