Cos’è una pergola bioclimatica?
Le pergole bioclimatiche sono strutture esterne che permettono di coniugare alla perfezione tecnologia, design e benessere. Possono fondersi sia nelle strutture abitative che in quelle lavorative, apportando un gran vantaggio in termini di risparmio energetico. Installabili su terrazze, giardini e tetti, si distinguono per un comfort climatico completamente naturale, rispettoso dell’ambiente. Ma quali sono le loro caratteristiche?
Caratteristiche e funzioni della pergola bioclimatica
La principale particolarità della pergola bioclimatica è la presenza di lamelle parasole regolabili, che garantiscono una ventilazione ideale e condizioni di fresco semplicemente sfruttando gli elementi già presenti nell’ambiente naturale: in primis il sole e il vento. Le lamelle possono essere orientate tramite telecomando oppure, nei modelli più avanzati, sono dotate di movimento autonomo grazie alla presenza di sensori atmosferici.
Realizzate prevalentemente in alluminio, possono essere inclinate a seconda della luminosità e della ventilazione che si desidera al di sotto della pergola, creando delle condizioni ottimali. Quando piove, le lamelle si chiudono autonomamente, facendo in modo che l’acqua piovana venga diretta lungo le grondaie perimetrali integrate nella struttura, garantendo così una protezione totale. Se siete interessati all’acquisto di una pergola bioclimatica, sul sito di area051 di Bologna trovate tante soluzioni di pergolati bioclimatici.
La tecnologia ha favorito l’automazione della pergola bioclimatica e la dotazione con accessori complementari che rendono l’esperienza ancora più completa. Queste strutture possono infatti essere integrate con illuminazione led, che può essere incassata anche nelle lamelle di copertura, impianto audio bluetooth o sensori di rilevamento atmosferico.
Serve un permesso per costruire una pergola bioclimatica?
Per poter installare una pergola bioclimatica, bisogna rifarsi al Regolamento di Urbanistica Comunale, che deriva dal Testo Unico dell’Edilizia emanato dal Governo. Se in alcuni casi il regolamento comunale di limita a far applicare quanto previsto dalle leggi o statali, in altri casi è più restrittivo.
In linea di massima, le pergole rientrano nel campo dell’edilizia libera, per il quale non è prevista la richiesta di permessi. Essendo considerate strutture temporanee, al pari di una tenda da sole, non è richiesta neanche l’autorizzazione paesaggistica se si installa una pergola sotto ai 30 mq. Allo stesso modo, né le pergole perimetrali, né quelle autoportanti hanno bisogno dell’abitabilità o devono rispettare le norme edilizie.
Tuttavia, a seconda dei regolamenti comunali vigenti, potrebbe essere necessaria la comunicazione al comune per avvisare dell’installazione della pergola bioclimatica. Se questa viene infatti considerata come di “pertinenza minore”, richiede la comunicazione di inizio lavori tramite la CILA, che deve essere inviata allo Sportello Unico Edilizia del Comune, in via spesso telematica, prima dell’inizio dei lavori.
Al contrario, se la pergola viene considerata come “arredo da giardino”, non è necessaria nemmeno la comunicazione al comune.
Sebbene l’installazione di una pergola bioclimatica possa essere meno macchinosa di quanto si pensi, è sempre bene richiedere il parere di un tecnico ed informarsi circa le norme comunali da rispettare.