La nostra è l’era di internet: tutto (o quasi) lo usano, per comunicare, per sfogarsi, per cercare informazioni, per guadagnare, per vendere…
Anche le aziende hanno ormai capito l’importanza fondamentale svolta dalla presenza online di spazi promozionali e siti vetrina che possano mettere in mostra i propri prodotti.
La nostra è diventata infatti anche l’era dell’e-commerce: ormai si vende e di acquista parecchio online. L’e-commerce infatti offre dei vantaggi enormi rispetto alla vendita offline: lato fornitore/venditore si abbattono i confini geografici e si aumenta il proprio bacino di clienti potenziali; lato consumatore si ha modo di confrontare le offerte e scegliere la più conveniente.
Ma cosa si intende precisamente per e-commerce? Questo anglicismo così di moda sta ad indicare il modo di fare affari nel web, vendendo prodotti e servizi sia nel B2C (business to consumer) ovvero il venditore vende al consumatore finale, sia al B2B (business to business) ovvero la vendita tra aziende.
Quando però abbiamo a che fare con piccole realtà, aziende piccole che vogliono investire nel web ma che non hanno i mezzi per affrontare le spese, spesso ingenti, per realizzare un sito e-commerce ottimizzato e ben funzionante, oppure che non hanno le competenze specifiche, la via più semplice sono i portali e-commerce. Piuttosto che rinunciare alla propria presenza su internet, molte aziende produttrici e venditrici si affidano a queste piattaforme virtuali che non fanno altro che raccogliere al proprio interno tanti venditori, offrendo ai visitatori/clienti un’ampia gamma di prodotti.
Esistono portali di settore, dedicati per esempio alla vendita di abbigliamento e/o calzature di vari marchi e fornitori, ed esistono anche portali generici, in cui si possono trovare tantissime categorie, dall’hi-tech alle conserve alimentari, dai prodotti bio ai kit di bellezza. Per visitare un portale e-commerce di questo genere, clicca qui.